piano editoriale

Il piano editoriale: cos’è e come si usa?

Tutti coloro che si sono avvicinati al mondo dei Social Media e di Instagram avranno sicuramente sentito parlare del piano editoriale. Uno strumento che permette a creator ed esperti del settore, di pianificare una strategia di pubblicazione di contenuti sulle principali piattaforme.

Che cos’è il piano editoriale?

Si tratta di un documento che serve per pianificare contenuti, sui social media, sui siti o su un blog. Tutti coloro che hanno la necessità di strutturare un profilo Instagram o una comunicazione di marca, dovrebbero realizzare il proprio.

Questo documento non prescinde da un’attenta attività di analisi del mercato in cui vogliamo posizionarci, dei competitor, dei nostri punti di forza o di debolezza, delle opportunità e delle minacce, ma ci aiuta nella fase di strategia. Prima di tutto quindi, viene sempre l’analisi. Una volta realizzata, si passa alla stesura del piano.

Ecco un video in cui io e Floridiana Ventrella (Job Coach) ci confrontiamo sulla fase d’analisi, utilizzando la matrice SWOT: punti di forza, di debolezza, minacce e opportunità.

A cosa serve il piano editoriale?

Stendere un buon piano editoriale permette di comprendere chi è nello specifico il target al quale mi voglio rivolgere, quali sono le necessità dell’utente che dovrebbe seguirmi, che cosa voglio comunicare e con quale tono di voce. Un buon documento di questo tipo dovrebbe rispondere alle seguenti domande:

  • Nella mia strategia, quante volte prevedo di pubblicare?
  • Quali contenuti voglio realizzare?
  • In che modalità?
  • Quando pubblicherò i miei contenuti?
  • Con quale scopo?
  • Che tono di voce voglio utilizzare?
  • A chi sono destinati?

Come si scrive un piano editoriale?

Vediamo nello specifico su cosa dobbiamo soffermarci per la stesura.

Target di riferimento:
A chi mi voglio rivolgere? Se il mio progetto parla ad una nicchia ben definita, è molto utile creare un esempio di “buyer personas”, ovvero delineare un profilo “tipo” che mi aiuterà a identificare caratteristiche, comportamenti, interessi e necessità di un utente.

Obiettivi:
Qual è lo scopo delle mie pubblicazioni? Ho un obiettivo che posso misurare nel tempo?
Ad esempio, voglio raggiungere i 10’000 follower in 6 mesi? Per fare questo so che probabilmente dovrò investire le mie energie sui Reels e sulle Social Ads. Voglio creare una community fedele? Dovrò mostrare la mia autenticità e dare consigli utili. Il tutto può essere monitorato per vedere i risultati del mio lavoro.

Caption:
Come si scrive una didascalia accattivante? Quali parole posso utilizzare per posizionarmi al meglio? Ne parlo a questo link, sul mio profilo Instagram.

Hashtag:
Prima di pubblicare, è utile fare un’analisi dei possibili hashtag da inserire, sulla base del mio posizionamento.

Foto:
Stiamo pensando di creare un feed omogeneo composto prevalentemente da fotografie ma vorremmo che fosse “in palette”? Prima di postare qualsiasi contenuto, dobbiamo decidere che tipo di profilo vogliamo costruire. Se il nostro desiderio è avere foto con colori simili tra loro, sappiamo che dovremo scattare cercando di mantenere la stessa palette cromatica. Se invece vogliamo applicare filtri e preset capaci di rendere simili i nostri scatti, dobbiamo realizzare il nostro o acquistarne uno. In questo articolo parliamo proprio di come realizzare queste operazioni (e vi regalo 3 dei miei preset gratuiti).

https://marikasarzisartori.com/instagram-feed-preset/

Che differenza c’è con un calendario?

Il Piano Editoriale può essere associato a un “Calendario editoriale”, che contiene invece le date di pubblicazione, le ricorrenze, gli argomenti da affrontare, i contenuti da produrre, i tag, gli hashtag e le parole chiave. Quindi il piano non è solo un calendario ma ne contiene uno.

Solitamente viene realizzato con programmi specifici, su Excel o direttamente su carta. Non esiste una vera e propria regola di stesura: il tutto è a discrezione di chi lo realizza, in quanto comprende le peculiarità di quel progetto e deve essere fatto a misura.

Vorresti vedere un esempio?


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