Siamo stati ai World’s 50 Best Restaurants 2023 per raccontare l’evento sui social de La Cucina Italiana
Il 21 giugno 2023 a Valencia, nella splendida cornice della Ciudad de las Artes y las Ciencias, si sono svolte le premiazioni dei World’s 50 Best Restaurants 2023. La Cucina Italiana è stata invitata da Illy all’evento e io, come Social Media Manager, sono volata in Spagna per realizzare la copertura social per l’occasione.
Quando si parla di Social Media Marketing, molti pensano che si tratti di un’attività alla portata di tutti, pochi invece conoscono quanto lavoro c’è dietro. Scopriamo insieme cosa significa fare Live Coverage a eventi di tale portata.
Cosa significa fare copertura social?
Quando un brand decide di dare rilevanza a un evento dal vivo tramite la copertura social, il lavoro viene diviso in varie fasi. Il marketing tiene conto di quali sono gli argomenti a cui dare risalto, quale deve essere l’obiettivo, come dovrà essere posizionato il brand e come organizzare il racconto. Non si tratta soltanto di riprendere con uno smartphone ciò che accade su un palco, gli speech di eventuali relatori o mostrare cosa accade: una live coverage di successo lavora sullo storytelling.
Quali sono gli step per coprire sui social un evento?
Prima di tutto, il Social Media Manager analizza la scaletta dell’evento, organizza logisticamente i suoi spostamenti e gli strumenti che avrà con sé. Parlando di Instagram Stories, ci si chiede sempre quali sono i contenuti che potrebbero davvero interessare all’utente e si fa un match con l’idea di posizionamento del brand. Come sapete noi di Markable Studio siamo sempre attente a cosa vorrebbe vedere l’utente: un’azienda che fa contenuti autoreferenziali, senza tenere conto dei bisogni e delle necessità della sua audience non andrà molto lontano.
Una volta organizzata la scaletta, si realizzano i contenuti e si raccolgono con due finalità: engagement e posizionamento. Cosa significa? Che nel momento in cui si registra un episodio, si deve riuscire a individuare un momento che possa promuovere in maniera corretta il brand e far interagire gli utenti che lo guarderanno.
Si realizzano quindi i contenuti, poi si passa alla fase di selezione. Qui entrano in gioco competenze di editing, soprattutto se si parla di video. Pensiamo ad esempio all’evento The 50 Best Award Ceremony al Museo City of Art & Sciences di Valencia: la serata si è svolta con gli arrivi e aperitivo iniziale. Qui si sono raccolti gli ospiti e gli chef selezionati e c’è stata l’opportunità di incontrarli, intervistarli e catturare momenti. Subito dopo, tutti gli invitati si sono recati all’Auditorium per la cerimonia di premiazione dei migliori 50 ristoranti del mondo. A seguire, l’after party ufficiale. In questo caso, raccogliere il momento di premiazione significava fare dei cut specifici sui personaggi da mostrare, sull’esatto minutaggio celebrativo. Per questo in genere si raccolgono prima i contenuti, per poi selezionarli e creare montaggi video brevi, che contengano i momenti salienti senza superare i 30 secondi. Talvolta da sottotitolare in lingua.
La messa online del racconto live
Dopo aver creato uno storytelling ad hoc, realizzato i contenuti e lavorato sull’editing, siamo pronti per la messa online. Innanzitutto bisogna pensare che questi possano essere veicolati da terzi, e che ci permettano quindi di ottenere maggior visibilità e scambio di audience. Per questo l’attenzione qui è fondamentale. Anzi, è sempre ottima l’idea di coinvolgere personaggi di rilievo e sperare che facciano il repost: in questo modo il nostro profilo raggiungerà più persone in modo organico.
La fase critica è inserire correttamente tutti gli hashtag dell’evento, i tag e il luogo, per essere rintracciati anche da chi cercherà di seguire l’evento online. Sì perché sbagliare è umano, e può capitare, ma cancellare una Instagram Story e poi rimetterla con i tag, è davvero brutto. (In tal caso, ecco un segreto: se condividete una storia con un tag e dovete cancellarla, basterà andare in Direct, tenere premuto su “hai menzionato X nella tua storia” e fare “annulla invio”; in questo modo l’utente taggato non vedrà l’errore).
Il riassunto finale dell’evento
Tutto ciò che abbiamo detto fin qui, riguarda nello specifico le Instagram Stories ma può essere applicato anche ad altre piattaforme: ad esempio, se si parla di un evento Global come questo, l’ideale è sfruttare anche il Live Tweeting su Twitter, per cavalcare il trend con hashtag dedicato. Non dimentichiamo poi il riassunto della serata, a fine evento: ad esempio si può lavorare di editing e raccogliere tutti i best of dell’evento in un video Reel da pubblicare su Instagram, Facebook, TikTok e Pinterest. Questo è un lavoro differente dallo storytelling delle IG Stories perché ha due finalità: raccogliere tutto ciò che è accaduto, coinvolgere l’utente nei primi 3 secondi in modo da attirare la sua attenzione per tutta la durata del video e fare in modo che venga ricondiviso il contenuto.
Non abbiamo citato LinkedIn, anch’esso importante per eventi simili, dove possiamo condividere un articolo riassuntivo dell’evento, qualche foto selezionata e una riflessione sulla nostra partecipazione: tutto con un tone of voice più istituzionale.
La velocità conta. Se pubblichi troppo tardi sei fuori dai giochi
Tra le principali criticità di un lavoro come questo, lo sappiamo, c’è la rapidità di pubblicazione. Se condividiamo. sui social un evento che è passato da qualche giorno, tanto vale non farlo come descritto sopra. Bisogna sempre considerare la tempestività: prepararsi un caffè, rimanere svegli e andare online ASAP (il prima possibile).
Tutto questo è ciò che facciamo a ogni evento in cui ci occupiamo di live coverage. Abbiamo avuto molte occasioni in questi anni, dal Festival del Cinema di Venezia al Festival di Sanremo, dagli eventi milanesi al Salone del Mobile, fino a occasioni d’incontro global come i #Worlds50BestRestaurants. Li trovate scorrendo i Reel sul mio profilo Instagram o nel portfolio. Ma ora è tempo di vedere il riassunto di questo evento a Valencia.